Dopo anni da lavoratore dipendente, sono molte le persone che desiderano aprire un’attività da condurre in prima persona. Questo desiderio è insito anche in tutti quei giovani che sognano di poter riscattarsi ed esprimere a pieno le proprie capacità.
Scegliere di aprire una nuova attività, tuttavia, non è un processo semplice e immediato. Tale scelta, infatti, implica una conoscenza approfondita dell’iter da seguire e dei requisiti da possedere.
Per aiutarti a realizzare il tuo sogno, in questo articolo ti forniremo una guida pratica e completa su come avviare un’attività commerciale in piena autonomia. Sei pronto ad avviare l’attività che da sempre sogni di possedere?
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Cosa serve per aprire un’attività
Una volta terminati gli studi, molti giovani sognano di entrare velocemente nel mondo del lavoro attraverso i classici tirocini o praticantati. Tuttavia, questo desiderio viene presto infranto dalla mancanza di offerte di lavoro o dalla ricerca da parte dei datori di lavoro di persone con diversi anni di esperienza.
A questi giovani talenti, quindi, non rimane che un’unica opzione, ovvero quella di aprire un’impresa in totale autonomia. Quando si opta per l’apertura di un’attività commerciale, tuttavia, ci sono una serie di obblighi e adempimenti fiscali da seguire, nonché diverse procedure da rispettare e precisi requisiti da possedere.
Inoltre, per creare un’azienda, bisogna trovare anche un’idea vincente e un luogo adatto a ospitare il nostro business. Sebbene quest’ultimo passaggio possa sembrare semplice, in realtà, esso corrisponde alla pratica più lunga e complessa. La soluzione, in questi casi, potrebbe essere quella di rilevare un’attività già esistente.
Se si vuole aprire un’azienda, un altro punto su cui è bene porre grande attenzione è il Business Plan. Difatti, una volta individuata la giusta attività da aprire, il passo seguente è la stesura di un piano chiaro e ben definito dell’attività e di ogni sua peculiarità.
È solo attraverso la creazione di un documento completo che è possibile avere un’idea chiara dei costi e dei potenziali benefici derivanti dall’apertura della tua nuova attività commerciale.
Iter burocratico per aprire un’azienda
In Italia, per aprire un’attività commerciale è previsto il seguente iter:
- Apertura della Partita Iva (da richiedere all’Agenzia delle Entrate)
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
- Apertura delle posizioni INPS e INAIL
- Applicazione delle pratiche SUAP (Sportello Unico per Attività Produttive) per le procedure relative all’avvio e all’esercizio di attività produttive di beni e servizi
- Richiesta per esporre l’insegna presso la propria sede produttiva
- Comunicazione di inizio attività al REA (Repertorio Economico Amministrativo) almeno 30 giorni prima dell’avvio
Nonostante quanto indicato sopra valga generalmente per ogni impresa, quando è prevista l’apertura di una nuova attività bisogna sempre tenere in considerazione il settore, il tipo di attività e il luogo d’avvio.
Questi elementi, infatti, potrebbero influire sull’iter burocratico da seguire. Per questo, prima di aprire una società, consigliamo sempre di consultare ciò che è richiesto all’interno dei portali governativi o chiedendo aiuto a un consulente apposito.
Requisiti per aprire un’azienda in Italia
Come dicevamo poco fa, oltre a seguire un certo iter burocratico, per aprire un business in piena regola bisogna soddisfare anche una serie di requisiti minimi. Ma, nello specifico, cosa serve per aprire un attività?
In primo luogo, è necessario che l’imprenditore:
- sia maggiorenne
- non abbia precedenti dichiarazioni di fallimento
- sia residente in Italia
- non riporti condanne penali o restrizioni normative
A seconda dell’attività che si intende avviare, possono essere richiesti ulteriori requisiti. Tra questi abbiamo, per esempio, il possesso di una licenza, oppure la presenza di un attestato o di un corso abilitativo (quest’ultimo è richiesto, ad esempio, nel caso in cui si decida di aprire una fabbrica).
Inoltre, è sempre bene che chi decide di aprire una piccola impresa possieda un locale a norma. I criteri in base ai quali un locale viene considerato a norma variano in base al tipo di ditta che si decide di avviare. Tuttavia, vale per chiunque la regola che, per aprire una propria attività, è necessario rispettare sempre le norme urbanistiche, sanitarie, igieniche, sulla sicurezza e di agibilità
Aprire un’attività: i costi da sostenere
I costi per aprire un’attività commerciale in Italia dipendono da numerosi fattori tra i quali spiccano:
- il settore in cui si opera
- il tipo di merce/servizi offerti
- il numero e la dimensione dei locali da acquistare
- la posizione geografica dei locali
- le tariffe del commercialista
- l’acquisto di materiali, materie prime, strumenti per l’impresa
- spese per i dipendenti e la loro eventuale formazione
- spese per per la pubblicità e il marketing
In ogni caso, chi vuole aprire un’impresa nel nostro paese deve tenere in considerazione un investimento minimo che va dai 20.000€ ai 30.000€. Per sostenere spese di questo genere, tuttavia, è possibile ricorrere a dei finanziamenti appositi. Per approfondire tale questione, leggi l’articolo sui prestiti per aprire un’attività.
Iniziare un’attività da zero o rilevarne una?
All’inizio di questo articolo dicevamo che per avviare una nuova attività si possono seguire sostanzialmente due strade: iniziare un’attività commerciale da zero oppure trovarne una già esistente.
Sebbene la prima opzione permetta di costruire un’impresa esattamente come la sogniamo, la seconda opzione risulta sicuramente più economica.
Rilevare un’attività in vendita, piuttosto che costruirne una di sana pianta, rappresenta la soluzione migliore per chi è alle prime armi e non può permettersi di affrontare grosse spese.
Ma a chi bisogna fare affidamento per riuscire ad aprire una ditta di successo?
A chi rivolgersi per aprire un attività
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