Quanto costa aprire un ristorante? Pianifica il tuo investimento

Proprietaria di un ristorante mostra il cartello "open"

Investire in un ristorante può essere una scelta redditizia, ma quanto costa esattamente aprirne uno?

Capire quanto costa aprire un ristorante è fondamentale per realizzare il proprio progetto: definire quali sono le spese da sostenere, infatti, è importante, per ottenere un piano di finanziamento e le risorse necessarie per avviare l’impresa.


Stabilire il prezzo di un ristorante in modo immediato non è possibile in quanto le variabili in gioco sono numerose: questa guida ti aiuterà a imparare come stabilire tutti i costi e a valutare la portata di tutti i costi di un ristorante.

Aprire un ristorante: i costi fissi 

Una delle prime cose da determinare quando si sta pensando di aprire un ristorante è l’importo dei costi fissi.

I costi fissi sono quei costi che esistono, e di cui dovrai fare carico, a prescindere dalla redditività del tuo ristorante, di quale sarà il numero di coperti o di come oscillerà il volume di lavoro.

Per aprire un ristorante i costi fissi sono:

  • l’affitto;
  • le tasse;
  • l’assicurazione sull’immobile;
  • la svalutazione delle attrezzature;
  • il personale;
  • la SIAE e il canone Rai, nel caso tu scelga di trasmettere show televisivi o effettuare spettacoli musicali;
  • le utenze.

Pratiche burocratiche

Le spese necessarie per espletare tutte le pratiche burocratiche sono da considerare tra i primi costi da sostenere per aprire un ristorante: d’altronde senza aver messo in regola la struttura da un punto di vista fiscale e normativo, non è possibile dare inizio all’attività.

Per possedere un ristorante non è sufficiente acquistare l’immobile ma è necessario mettere in regola l’attività tramite una serie di procedure che comprendono:

  • l’apertura della partita IVA o la costituzione di una società;
  • l’iscrizione alla camera di commercio locale;
  • l’iscrizione all’Insp;
  • l’iscrizione all’inail;
  • l’iscrizione al al CONAI;
  • la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) allo SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune;
  • la presentazione della richiesta di acquisizione della licenza commerciale all’Ufficio del Commercio del Comune;
  • la registrazione del contratto di acquisto presso gli Uffici del Registro
  • la presentazione dell’eventuale contratto d’affitto;
  • la presentazione della licenza per la la vendita di alcolici all’Agenzia delle Dogane;
  • la richiesta di autorizzazione all’esposizione dell’insegna.

Ognuna di queste pratiche ha dei costi specifici: per esempio la sola iscrizione alla Camera di Commercio, a seconda della sezione a cui si è iscritti, può costare più di 250 euro, lo stesso vale per la presentazione della SCIA.

La costituzione della società può arrivare a costare circa 3000 euro, mentre l’apertura di una partita iva i costi sono più contenuti e arrivano ai 400 euro.

A questi costi si aggiungono quelli relativi alla presentazione delle richieste al Comune o agli enti preposti che possono variare in genere in base alle disposizioni comunali: la presentazione di una domanda per essere legalizzata richiede per lo meno l’apposizione di una marca da bollo il cui prezzo varia tra 1 euro e 80 ai circa 17 euro.

Considerando tutte le pratiche da presentare per portare a termine tutto l’iter burocratico che ti permetterà di aprire un ristorante potresti spendere anche più di 5000 euro.

Licenze per aprire un ristorante

Per poter avviare il tuo ristorante e iniziare a ottenere i primi guadagni, è indispensabile ottenere la certificazione SAB senza cui non possibile somministrare alimenti  bevande, conseguire la certificazione HACCP e richiedere la licenza commerciale, senza la quale non potrai esercitare alcuna attività.

  • Il costo della licenza commerciale ristorante (da ottenere solo se l’attività è nuova, se si sceglie di prendere in affitto un ristorante già avviato la licenza sarà inviata dal conduttore) è nullo.
  • Frequentare il corso per ottenere la licenza somministrazione alimenti e bevande ha un costo che varia tra i 500 e gli 800 euro.
  • Frequentare il corso per il piano HACCP costa circa 50 euro.

A questi costi vanno aggiunti anche i contributi da versare alla SIAE che variano tra i 149€ e i 799€ in base alla metratura del tuo locale.

Utenze 

Le utenze non fanno certo parte dei primissimi costi iniziali, ma sono spese che è necessario tenere a mente se si desidera avviare un ristorante.

Con l’avvento del libero mercato puoi scegliere tu il gestore delle utenze di luce e gas più adatto a te, ma tieni conto anche delle spese per l’utilizzo dell’acqua e la TARI che solitamente sono gestiti da attori locali stabiliti dal comune.

Pulizie

Le pulizie non sono fondamentali solo per mantenere un ristorante pulito, ma sono indispensabili anche per tutelarlo dall’usura del tempo.

Pulizie quotidiane e pulizie straordinarie permettono di mantenere il locale in ordine per gli ospiti, e aiutano a ritardare i lavori di manutenzione dell’edificio: più un locale è curato, meno saranno gli interventi straordinari di manutenzione da effettuare.

Di solito la pulizia della cucina viene effettuata dalla brigata, mentre la pulizia della sala viene effettuata dal personale di sala a fine servizio, ma per un’accurata pulizia del locale è indispensabile affidarsi a una impresa di pulizia.

Costi variabili per aprire un ristorante

Nel calcolo dei costi per l’apertura di un ristorante si devono includere anche i costi variabili, ovvero quelle spese che possono variare in base alle esigenze del ristoratore o alla mole di lavoro affrontata.

Per esempio, se un ristorante ha 30 coperti, il costo relativo all’acquisto dei tavoli e delle sedie sarà minore rispetto alle spese che devono essere sostenute da un ristoratore che acquista un locale più ampio.

Tra le spese variabili che devono essere considerate quando si valuta il costo di apertura di un ristorante ci sono quelle relative a:

  • l’affitto o l’acquisto di un locale;
  • l’arredamento;
  • l’attrezzatura e la strumentazione;
  • al personale.

Affitto o acquisto del locale

Per aprire un piccolo ristorante è necessario prima di tutto scegliere il giusto locale da prendere in affitto o da acquistare.

Questi vengono considerati costi variabili perché, a seconda della grandezza del locale scelto, della sua localizzazione geografica e del suo stato di mantenimento, la spesa può variare in modo importante.

Per esempio, se il tuo desiderio è quello di aprire un grande ristorante in centro città, i costi possono essere notevoli: devi tenere conto che l’affitto di un locale ad uso commerciale può arrivare anche oltre i 10000 euro mensili.

Se invece desideri creare una piccola realtà lontana dal centro e aprire una trattoria i costi possono essere più ridotti.

Ovviamente, se scegli di acquistare un rudere in campagna, come una vecchia masseria, tieni conto degli eventuali costi di ristrutturazione.

Arredamento

Per poter servire i tuoi clienti sarà indispensabile prima di tutto che il tuo locale sia dotato di tavoli, sedie, posate, bicchieri e tovaglie: insomma tutto ciò che è necessario per fornire un servizio adeguato.

Queste spese rientrano nei costi di arredamento: ovvero tutti quegli investimenti che si fanno per arredare e decorare il locale. Sono definite spese variabili perchè possono variare in base alle tue esigenze e alle tue scelte.

Per esempio, se scegli di affidarti a un architetto, di sicuro acquisterai i pezzi di arredamento dentro qualche  showroom a prezzi poco contenuti, mentre, se scegli di arredare il tuo locale autonomamente potresti fare una ricerca di articoli più economici presso grandi attori della GDO come Ikea, da Leroy merlin o da mondo convenienza.

Tutto dipende dalla tua idea di locale e dal ristorante che vuoi realizzare.

Attrezzatura e materie prime

Quelli per le attrezzature e materie prime sono tra i primissimi costi da considerare: non è possibile far avviare una attività nel campo della ristorazione senza acquistare l’attrezzatura  necessaria per la cucina e le materie prime che saranno indispensabili per la preparazione dei piatti e non solo.

Questi costi sono abbastanza ingenti, possono variare tra i 25.000 euro e i 35.000 euro, ma tieni conto che migliori saranno le attrezzature acquistate e meno sarà il tempo che dovrai dedicare alla gestione dei malfunzionamenti che potrebbero addirittura causare la chiusura momentanea del locale.

Personale

L’assunzione di personale è considerato un costo variabile: molto dipende dal numero di dipendenti che scegli di assumere, e dal quale tipologia di contratti che scegli di effettuare.

Ovviamente assumere un dipendente a tempo pieno ha un costo maggiore rispetto all’assunzione di un dipendente part-time, ma molto dipende anche dalle modalità di assunzione.

Per esempio è possibile assumere personale anche tramite il contratto di apprendistato o tramite il contratto stagionale.

Tieni conto che per assumere particolare categorie di lavoratori, come per esempio i giovani o le donne vittime di violenza, lo Stato concede di ottenere sgravi fiscali.

Investire nella pubblicità 

Per far decollare la tua attività avrai sicuramente la necessità di farla conoscere: avrai bisogno di organizzare una festa di inaugurazione, realizzare un sito web, e magari anche costruire la tua presenza online.

Se desideri investire in un ristorante non puoi fare a meno di considerare le spese di marketing che rientrano all’interno dei costi variabili: tieni in conto che in genere la spesa sostenuta per questa tipologia di attività, varia tra il 5 e il 10% del tuo fatturato.

Hardware e software

Per facilitare il lavoro del personale, gestire al meglio gli ordini e la parte organizzativa potrebbe essere utile acquistare dei software e dell’hardware come quelli necessari per effettuare i pagamenti telematici.

In questo caso aggiungi al budget per acquistare il ristorante altri 10000 euro circa.

Quanti soldi servono per avviare un ristorante?

Come hai visto le variabili che entrano in gioco quando si sceglie di investire in un ristorante sono tantissime e possono influire in modo considerevole sulla spesa totale.

Se però stai pensando di aprire un piccolo ristorante con un budget contenuto, tieni conto che le spese totali saranno almeno di 70000 euro.

Non lasciarti spaventare dall’importo: lo Stato ti mette a disposizione tantissime opzioni di agevolazioni e finanziamenti che ti permetteranno di abbattere i costi per la realizzazione del tuo progetto.

Costi per l’apertura di un ristorante: opzioni di finanziamento

Se desideri aprire un ristorante in Italia puoi richiedere dei prestiti per aprire l’attività o mettere da parte un gruzzoletto iniziale tramite investimenti alternativi.

Per finanziare il tuo ristorante hai la possibilità di:

  1. utilizzare il capitale accumulato negli altri o piccoli prestiti effettuati da familiari o conoscenti stretti. Generalmente questa tipologia di investimento ha però un rischio molto elevato e prevede importi limitati;
  2. ricorrere al factoring, una procedura che permette di trasferire i crediti verso i fornitori a una società di factoring in cambio di una parte dell’importo della fattura. Questo tipo di finanziamento ti permette di ottenere liquidità immediata, ma crea una forte dipendenza nei confronti delle società di factoring;
  3. accedere al credito bancario o al microcredito. Ottenere queste tipologie di finanziamenti è spesso complesso e i piani di ammortamento sono poco flessibili, tuttavia permettono di ottenere grandi somme di denaro.
  4. effettuare attività crowdfunding, ovvero raccogliere i fondi necessari ad aprire la tua attività tramite l’accesso a delle piattaforme specializzate che vi permettono di presentare e promuovere il vostro progetto. Tieni conto che il rischio di non raggiungere il vostro obiettivo è molto alto, se i tempi sono stretti è meglio optare per qualcosa di più veloce;
  5. accedere a Fondi di investimento che si occupano di finanziare alcuni progetti specifici nel campo della ristorazione, o rivolgersi a un business angel investitori facoltosi privati. Ottenere questo tipo di finanziamento può essere difficile, anche se potenzialmente gli introiti sono alti e permette di effettuare una rete solida di conoscenze;
  6. richiedere un prestito interaziendale, ovvero richiedere un’ prestito ad un altra azienda senza doversi rivolgere a banche o altri intermediari finanziari. Tieni a mente che, come accade per le Farming, la dipendenza dall’azienda che emette il prestito potrebbe essere elevata;
  7. partecipare a dei concorsi pubblici che permettono di ottenere agevolazioni, finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto. L’opportunità può essere limitata in base ai fondi messi a disposizione o ai requisiti richiesti per ottenere i fondi.

Agevolazioni statali per aprire un ristorante

Lo Stato mette a disposizione il bonus ristoranti tramite i quali è possibile:

Accedendo al bando Resto al sud, invece, è possibile finanziare l’avvio di un ristorante solo se si sceglie di investire nel sud Italia.

Aprire un ristorante: i costi valgono l’investimento?

Dopo aver fatto una panoramica generale dei costi fissi e variabili a domanda è: conviene aprire un ristorante oggi?

Sicuramente le spese iniziali possono essere ingenti, ma di sicuro, sul lungo periodo questo è un investimento che può senza ogni dubbio creare margini di guadagno importanti: secondo il rapporto annuale sulla ristorazione, infatti, investire in un ristorante oggi è una scelta redditizia in termini di crescita, il settore è in espansione e la fiducia degli investitori sta aumentando.
Se, dopo aver valutato i pro e i contro, hai scelto di comprare un ristorante, non ti resta che scoprire come acquistare un ristorante e valutare i ristoranti in vendita su b2 scout, il portale per la compravendita di imprese e attività commerciali.

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