Bilancio previsionale aziendale: a cosa serve quando vuoi acquistare un’impresa

bilancio di previsione azienda

Quando si valuta l’acquisto di un’azienda, uno degli strumenti più utili, ma spesso sottovalutati, è il bilancio previsionale. Non basta sapere quanto ha incassato o speso l’impresa negli anni passati. Serve guardare avanti. Serve capire dove sta andando.

Ecco perché chi è in fase di valutazione dovrebbe sempre chiedere un bilancio previsionale aggiornato per avere una fotografia non solo del passato, ma delle aspettative future dell’attività.

Che cos’è il bilancio previsionale

Il bilancio previsionale (detto anche bilancio di previsione) è un documento contabile che stima i ricavi, i costi e la redditività di un’azienda per un periodo futuro, generalmente annuale o triennale. 

A differenza del bilancio consuntivo, che analizza quanto è già accaduto, il bilancio previsionale serve a pianificare, valutare e anticipare l’andamento dell’attività nei mesi a venire.

Il bilancio di previsione è composto da:

  • conto economico previsionale, che stima ricavi e costi futuri
  • stato patrimoniale previsionale, che proietta l’equilibrio tra attività e passività
  • talvolta anche da un rendiconto finanziario previsionale, che aiuta a valutare la liquidità prevista.

Bilancio previsionale, budget e forecast: cosa cambia

Nel linguaggio aziendale, si usano spesso in modo interscambiabile termini come budget, forecast e bilancio previsionale, ma in realtà indicano strumenti diversi, con funzioni specifiche.

differenze Bilancio previsionale, budget e forecast

In pratica, il bilancio previsionale è il punto di partenza per costruire un budget solido e realistico.

Cosa contiene un bilancio previsionale

Un bilancio previsionale contiene tutte le voci chiave che permettono di capire dove andrà l’azienda, come:

  • proiezione dei ricavi, suddivisa per linee di business o categorie merceologiche;
  • costi fissi e variabili stimati in base allo storico e agli obiettivi (affitti, personale, forniture, logistica, ecc);
  • margine operativo lordo (EBITDA) previsto, utile per capire la redditività reale;
  • investimenti previsti e impatto sulla struttura finanziaria;
  • stato patrimoniale pro forma, con debiti e crediti stimati;
  • eventuali scenari alternativi, soprattutto in settori più volatili.

Come si costruisce un bilancio previsionale

Redigere un bilancio previsionale serve a dare forma concreta agli obiettivi futuri e a capire se il modello di business può reggere nel tempo. 

Ma da dove si parte?

Si comincia dall’analisi dello storico. Gli ultimi bilanci raccontano molto su come si comporta l’attività, quali sono i picchi e le stagionalità, quali costi sono ricorrenti e quali più variabili.

Poi si passa alla proiezione dei ricavi, cercando di stimare quanto l’impresa potrà fatturare in base al mercato, alla sua capacità produttiva, agli investimenti futuri o alla fidelizzazione dei clienti esistenti.

Segue la stima dei costi, che deve tenere conto sia delle spese fisse (affitti, personale, assicurazioni, utenze…) sia di quelle variabili, che crescono o calano in base al volume dell’attività.

A questo punto, si ipotizza l’andamento del margine operativo lordo (EBITDA), cercando di capire quale sarà la capacità reale dell’impresa di generare utile con la sola gestione ordinaria.

Infine, si può aggiungere un quadro patrimoniale pro forma, che mostra come cambierà la struttura finanziaria, e – se necessario – uno o più scenari alternativi, per valutare l’impatto di eventuali ostacoli o opportunità.

La qualità del bilancio previsionale dipende da quanto è realistico, documentato e coerente con la storia dell’azienda. Quando è troppo ottimistico (o troppo vago), è un campanello d’allarme.

Perché è fondamentale quando valuti l’acquisto di un’azienda

Il bilancio previsionale è un indicatore di visione e strategia. Ti dice:

  • Quanto crede il venditore nella sostenibilità dell’attività
  • Quali sono le aspettative di crescita (realistiche o meno)
  • Se i numeri futuri sono coerenti con quelli passati
  • Quali costi o investimenti sono previsti nel breve termine

Spesso, questo documento diventa il punto di partenza per trattare il prezzo, rinegoziare condizioni o chiedere ulteriori chiarimenti prima di firmare.

È anche un supporto fondamentale per presentarsi in banca con una richiesta di prestito: molte banche vogliono vedere almeno tre anni di previsioni finanziarie per valutare la fattibilità dell’investimento.

Perché il bilancio previsionale è cruciale quando vuoi acquistare un’azienda

Se stai valutando di acquistare un’attività avviata, avrai probabilmente già visto documenti come il bilancio d’esercizio, il fatturato annuale, magari anche l’EBITDA. Ma il bilancio previsionale ti racconta qualcosa di diverso: non il passato, ma il futuro dell’azienda.

E questo, per chi compra, è fondamentale.

Vediamo cosa dovresti guardare (e chiedere) in un bilancio previsionale, per farti un’idea più solida sull’investimento.

  1. I ricavi previsti sono coerenti con l’andamento storico? Se i ricavi aumentano improvvisamente nel previsionale rispetto agli ultimi bilanci, è giusto domandarsi: su cosa si basa questa crescita? Nuovi clienti? Aumenti di prezzo? Nuove linee di business? Più è ambiziosa la proiezione, più deve esserci una spiegazione concreta.
  2. I costi sono sottostimati? A volte chi vende tende a ridurre al minimo i costi previsti per rendere l’azienda più appetibile. Controlla che le spese fisse (affitti, personale, utenze) siano in linea con i dati reali e che i margini non siano “gonfiati”.
  3. Il margine operativo è sostenibile? Un EBITDA positivo è un buon segnale, ma deve essere confermato da una gestione sana e continuativa, non da eventi straordinari o ipotesi troppo ottimistiche.
  4. Ci sono investimenti previsti? Se nel previsionale compaiono nuovi investimenti (ristrutturazioni, macchinari, marketing), è utile capire se saranno a carico tuo una volta rilevata l’attività, o se sono già stati effettuati.
  5. Il bilancio previsionale è stato fatto con un consulente? Un previsionale ben costruito, magari con l’aiuto di un commercialista, racconta molto sulla professionalità di chi sta cedendo l’attività. Se invece è solo un file Excel improvvisato, forse merita qualche approfondimento in più.

In sostanza, il bilancio previsionale non serve solo a vendere bene, ma a decidere bene. E quando si tratta del tuo investimento, del tuo tempo e delle tue energie, vale la pena leggerlo con attenzione – o farlo leggere a chi può aiutarti.

Checklist: cosa guardare in un bilancio previsionale se stai acquistando un’impresa

✔ I ricavi stimati sono coerenti con lo storico?

✔ I costi sono suddivisi in fissi e variabili?

✔ L’EBITDA previsto è realistico?

✔ Sono inclusi nuovi investimenti e il loro impatto?

✔ C’è uno stato patrimoniale pro forma con debiti e crediti futuri?

✔ Il documento include più scenari (ottimistico, realistico, prudente)?

✔ La stima di cassa copre le necessità operative?

✔ Le fonti usate per stimare i numeri sono esplicitate?

Uno sguardo in avanti, per scegliere con più consapevolezza

Per valutare un’attività commerciale bisogna saper leggere il presente, interpretare il passato e soprattutto immaginare il futuro. E il bilancio previsionale è lo strumento migliore per farlo.

Nel percorso di acquisizione di un’attività operativa o di un business con prospettive di crescita, padroneggiare la lettura (e potenzialmente la ricostruzione) di un bilancio previsionale è un elemento distintivo determinante, oltre che un vantaggio competitivo.

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